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10.05.14 - Categoria:

Dal 1 luglio 2014 avrà inizio la sperimentazione tariffaria che prevede l’applicazione della tariffa D1 ai clienti domestici che, nell’abitazione di residenza, utilizzano una pompa di calore elettrica come unico sistema di riscaldamento.
La tariffa D1 rappresenta il riferimento obiettivo che dovrebbe venire applicato a tutte le utenze domestiche per rispettare il principio generale della corrispondenza tra tariffe e costi del servizio.
Tale tariffa è infatti caratterizzata dall’assenza di progressività del costo del kWh rispetto ai consumi complessivi annui, che invece contraddistingue le tariffe di rete D2 e D3 attualmente applicate ai clienti domestici.
Scopo della sperimentazione è valutare gli effetti che potrebbe avere l’adozione della tariffa D1 su un numero limitato di clienti domestici con elevati consumi.
Caratteristiche e requisiti per poter partecipare alla sperimentazione tariffaria sono definiti dall’articolo 8 della delibera 607/2013/R/eel dell’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas).
La partecipazione alla sperimentazione tariffaria avverrà tramite adesione volontaria dei clienti, vista l’impossibilità da parte di distributori e venditori di identificare autonomamente coloro che utilizzano PDC (pompe di calore elettriche) nella propria abitazione.
La partecipazione sarà limitata ai soli clienti domestici che utilizzano pompe di calore elettriche nell’abitazione di residenza come unico sistema di riscaldamento delle proprie abitazioni, al fine di applicare, per il momento, la tariffa D1 solamente agli utenti il cui livello di consumo è influenzato in modo determinante da un utilizzo virtuoso del vettore elettrico a fini termici.
La tariffa D1 potrà essere applicata agli utenti ai quali sono state finora applicate le tariffe progressive D2 e D3; non rientrano pertanto nella sperimentazione le PDC condominiali o quelle utilizzate per riscaldare ambienti di lavoro o commerciali.
È stato inoltre deciso di non obbligare i clienti ad installare un nuovo punto di prelievo al quale allacciare la PDC. Attualmente l’allacciamento della PDC ad un punto di consegna separato è un requisito imprescindibile per consentire di contabilizzare separatamente i consumi e poter ottenere l’applicazione, ai soli consumi della PDC, di una tariffa con struttura non progressiva, come la tariffa BTA (bassa tensione altri usi). Tale necessità viene meno a seguito della convergenza alla tariffa D1. Per i clienti che in passato abbiano già installato una PDC usufruendo della possibilità di allacciarla ad un punto di prelievo dedicato, l’adesione alla sperimentazione comporterà l’applicazione della tariffa D1 (in luogo dell’attuale tariffa BTA) ai soli consumi della PDC.
Il termine della sperimentazione è fissato alla data del 31 dicembre 2015. Dal 1 gennaio 2016 sarà avviato un nuovo periodo regolatorio nell’ambito del quale l’articolazione delle tariffe di rete potrà essere rivista. Durante la sperimentazione verranno infatti raccolti dati e informazioni tramite l’applicazione, da parte delle aziende distributrici, ai clienti coinvolti, di un sistema di monitoraggio dei consumi elettrici. Tale sistema consentirà di studiare in dettaglio l’entità e la distribuzione temporale dei prelievi associati agli utilizzi domestici in generale e alle PDC in particolare.
Gli impianti a PDC che potranno beneficiare dell’intervento tariffario possono ricondursi a due tipologie:

  • PDC aria-aria, in grado unicamente di riscaldare l’abitazione;
  • PDC aria-acqua, in grado di riscaldare l’abitazione ed eventualmente anche di produrre acqua calda sanitaria.

Non potranno invece rientrare nella sperimentazione:

  • PDC utilizzate come impianto di riscaldamento centralizzato dei condomini (dal momento che a tali impianti non si applica la tariffa per le utenze domestiche su cui si concentra l’intervento tariffario);
  • PDC a gas, i cui consumi elettrici sono di piccola entità (l’inclusione nella sperimentazione avrebbe solo l’effetto di agevolare consumi diversi da quelli per riscaldamento efficiente, cioè, nel caso specifico, i consumi di gas naturale);
  • PDC in grado di produrre solo acqua calda sanitaria, installate in luogo di scaldacqua a gas o di boiler elettrici, con consumi medi annui di entità piuttosto contenuta e difficilmente preponderanti rispetto agli altri consumi di un’abitazione.

Risultano ancora in fase di definizione le esatte modalità di individuazione dei clienti domestici che potranno accedere alla sperimentazione tariffaria, le caratteristiche del sistema di monitoraggio al fine di rendere questa sperimentazione effettivamente utile, i criteri di calcolo delle aliquote delle componenti A e UC applicabili alla sperimentazione, nonché le modalità con cui fornire ai clienti che parteciperanno alla sperimentazione le condizioni di certezza necessarie per adottare scelte di investimento nei sistemi di riscaldamento sostenibili anche una volta terminata la sperimentazione.

 

Fonte: http://www.autorita.energia.it

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